Patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco. Il 7 dicembe sarà ricordato nella storia del Made in Italy. “Un risultato straordinario alla vigilia di un 2018 che è stato proclamato l’anno internazionale del cibo italiano nel mondo” afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che l’Italia è il Paese dove più radicata è la cultura alimentare e l’arte della pizza rappresenta un simbolo dell’identità nazionale con circa 5 milioni di pizze sfornate al giorno”.
Proprio Coldiretti è stata protagonista della più grande raccolta di firme #PizzaUnesco a sostegno di una candidatura mai realizzata prima, insieme all’Associazione Pizzaiuoli Napoletani e alla fondazione UniVerde che ha portato all’iscrizione dell’”Arte dei Pizzaiuoli napoletani” nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco, approvata dall’apposito comitato intergovernativo riunito nell’Isola di Jeju in Corea del Sud.
La tutela dell’Unesco è stata riconosciuta – spiega la Coldiretti – per “il know-how culinario legato alla produzione della pizza, che comprende gesti, canzoni, espressioni visuali, gergo locale, capacita’ di maneggiare l’impasto della pizza, esibirsi e condividere e’ un indiscutibile patrimonio culturale. I pizzaiuoli e i loro ospiti si impegnano in un rito sociale, il cui bancone e il forno fungono da “palcoscenico” durante il processo di produzione della pizza.
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