Con il decreto interministeriale (Martina e Calenda) per introdurre l’obbligo di indicazione dell’origine dei derivati del pomodoro dovrebbe essere contrastato l’arrivo di prodotto cinese per un totale di 92 miolioni di chili di concemtrato da spacciare come come Made in Italy. Il provvedimento riguarda infatti i derivati come conserve e concentrato, oltre a sughi e salse che siano co,posti almeno per il 50% da derivati di pomodoro. Sarà una sperimentazione per due anni, come già prevede la norma per i prodotti lattiero-caseari, pasta e riso.
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