Precision farming (l’agricoltura di precisione), utilizzo dell’acqua in risaia e false notizie sullo spreco. Se ne è parlato a Novara, nella sala Leonardo dell’Associazione irrigua Est Sesia, durante il seminario di aggiornamento di aggiornamento e formazione organizzato da Confagricoltura Piemonte in collaborazione con l’Ordine del Giornalisti piemontese e rivolto anche a agronomi, periti agrari e periti agrari laureati.
L’agricoltura di precisione, la cui applicazione è ancora limitata in Italia, ma maggiormente diffusa nelle zone a vocazione risicola, è la nuova frontiera. Stimolati da Gianfranco Quaglia (Ordine dei Giornalisti del Piemonte), i relatori hanno sviluppato diversi temi. Il presidente dell’ANBi Piemonte Vittorio Viora ha evidenziato l’importanza di avere sempre una buona quantità di acqua nei canali e nelle falde. “Non occorre realizzare grosse dighe – ha detto – bastano invasi o piccoli laghi utili anche ai fini paesaggistici o turistici e non soltanto irrigui. Per farli occorrono investimenti da parte dello Stato”. Roberto Isola, direttore dell’Est Sesia, ha precisato che è più corretto parlare di flussi e non di volumi di acqua utilizzati per il ciclo produttivo, come emerge chiaramente dal percorso che avviene dai ghiacciai fino ai fiumi. E ha “demolito” lo stereotipo sdcondo cui la risaia spreca acqua: anzi, è un serbatoio che la rituilizza più volte e alimenta le falde acquifere prima che di comfluirenel Po e all’Adriatico.
A riguardo il documentario “Le fonti del riso”, realizzato dall’Est Sesia, ha chiarito come l’agricoltura restituisca al sistema la quasi totalità dell’acqua utilizzata.
Giovanni Chiò, presidente regionale dei Giovani Agricoltori di Confagricoltura, risicoltore nel Novarese: “Ricordiamo sempre – ha aggiunto Chiò – che le innovazioni tecnologiche non sostituiranno mai il lavoro dell’uomo. Semmai la precision farming aiuta e migliora il lavoro del tecnico, che rimane figura indispensabile nella gestione dell’azienda”. Marco Miserocchi, di Topcon Agriculture ha spiegato come funzionano i mezzi per l’agricoltura di precisione. La multinazionale giapponese Topcon ha recentemente aperto al Lingotto di Torino la divisione mondiale dell’agricoltura ed è diventata uno dei riferimenti principali per le imprese agricole italiane più innovative, attente alla sostenibilità ambientale ed economica. “L’agricoltura di precisione limita anche la dispersione dei gas serra in atmosfera – ha spiegato l’agronomo Teresa Borda – e in questo senso può essere pertanto una risposta concreta nelle aree in cui la gestione agricola non è ancora funzionale e moderna”.
Il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia: “Innovazione, competitività e sensibilità per i temi relativi alla riduzione dell’inquinamento atmosferico sono argomenti che ci stanno particolarmente a cuore e ci vedono impegnati a livello locale e nazionale”.
Il prossimo appuntamento è per venerdì 17 novembre all’Università di Asti Studi Superiori, dove si terrà una mattinata dedicata alla precision farming in viticoltura, con vari esperti di rilievo. Anche in questo caso l’appuntamento dà crediti per l’aggiornamento professionale di giornalisti, agronomi, periti agrari e periti agrari laureati.
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