di Enrico Villa
“Nostro figlio è un bimbo di città. Vorremmo che capisse la campagna. Quando viene con noi al supermercato abbiamo netta la sensazione che quanto comperiamo, il cibo nel cestello ha solo origine dagli scaffali”.
In mezzo alla grande corte di Naturalia, la cascina di Larizzate diretta da Federica Rosso, la mamma circondata da tante altre mamme e bambini si confessa un po’, però con molta timidezza. Subito dopo il folto gruppo di genitori e figli piccoli e adolescenti incomincia il gioco “della semina per bande”. Quattro gruppi dimostreranno la loro bravura nella semina in vasi di serra. Nel tardo pomeriggio vincerà la “banda della fragola”. E gli adulti brinderanno con vino dolce delle colline piemontesi.
Federica Rosso, con patente per le fattorie didattiche, e con i familiari a capo di una delle poche botteghe del Piemonte Orientale inserita nella rete nazionale di Campagna Amica, spiega: “Abbiamo inventato il gioco per accendere ancora più i riflettori sulla bottega di frazione Larizzate di Vercelli della rete di Campagna Amica. Lavoriamo così da circa un anno. Ma il nostro principale scopo è pedagogico e informativo per i bimbi il quali sovente non sanno e per i genitori che sono i consumatori di ogni giorno”.
L’intreccio ludico e di marketing garbato e non invasivo come quello della grande distribuzione, ha dietro, sotto traccia, un obbiettivo molto impegnativo: quello del recupero della “gente di città” alla campagna e di spendere bene quando fanno la spesa quotidiana o settimanale. In proposito, sottolinea Federica Rosso: “D’inverno l’afflusso è minore, ma è adesso, con la bella stagione che anche grazie alla “banda della fragola” e delle altre bande di piccoli e di genitori che si accende l’interesse”.
Il cammino a Naturalia e alla bottega di Campagna Amica di frazione Larizzate è incominciato nell’estate del 2012. Per l’offerta la rete non ha catturato soltanto gli acquirenti che in bicicletta e in macchina vanno a fare acquisti da Vercelli, o anche da più lontano, a Larizzate, ma anche i produttori. “Cerchiamo di rispettare – spiega Federica Rosso – lo standard del chilometro zero; ossia poche decine di chilometri. E nella rete con le loro storie del territorio sono entrati i nostri fornitori. Ecco gli esempi: i produttori di mozzarelle di bufala e dei formaggi di capra di Oleggio, Novara. E poi i vini del Monferrato, delle Langhe e delle altre parti del Cuneese. E ancora la frutta come le mele e le pere della zona di Cocconato, Alessandria, e della verdura del Monferrato pianeggiante”.
Una storia, più di altre, affascina anche quale testimonianza di chi, “in questa comunità liquida” come sostengono i sociologi, decide improvvisamente di cambiare vita. È la storia di Damiano Ponzetto, maestro elementare di Fobello in alta Valsesia che ha lasciato la cattedra per il forno. Federica Rosso la racconta così: “Avevamo bisogno nella bottega di Campagna Amica di arricchire l’offerta anche con il pane. E scoprimmo a Fobello il maestro Ponzetto che, rinunciato all’insegnamento, aveva deciso di fare il panettiere per servire con il pane di montagna la sua area e la pianura”. Detto fatto, nonostante le distanze che talvolta complicano la distribuzione delle michette e degli altri pani della nostra regione subalpina. Da un po’ di tempo a Larizzate, nel cuore della risaia vercellese, si può anche gustare il pane dei walser; ossia, con le variazioni sul tema, il pane del maestro Daniele Ponzetto che coraggiosamente si è fatto mastro fornaio, recuperando una antica arte anche delle Alpi Occidentali.
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